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CISL FP, FP CGIL E FIALS: MOBILITAZIONE PER STABILIZZARE IL PERSONALE DI ASUGI

Presidio in Piazza Unità: i Sindacati salgono dal Prefetto. Romina Dazzara e Giorgio Iurkic: “Incontro positivo: incassata la proroga dei contratti”

Incontro più che positivo quello con il Prefetto di Trieste che stamani ha ricevuto, assieme al direttore sanitario di ASUGI, Poggiana, una delegazione di Cisl Fp, Cgil Fp e Fials. L’incontro – partecipato anche dalle altre categorie della Cisl – si è svolto nel corso del presidio in piazza Unità con cui i Sindacati hanno chiesto a gran voce la stabilizzazione del personale impiegato in Asugi, che ha maturato i requisiti di legge, ma che oggi vede a rischio il proprio posto di lavoro a causa dei limiti di spesa imposti dalla Regione all’Azienda Sanitaria. A commentare il faccia a faccia con il rappresentante del Governo e ASUGI sono per la Cisl Fp, Romina Dazzara e Giorgio Iurkic: “Siamo soddisfatti per aver incassato la proroga del contratto intanto fino al 312 dicembre per tutti i 69 OSS a tempo determinato, e questo in deroga al tetto di spesa. Bene anche la richiesta di ASUGI alla Regione di innalzare tale tetto, a garanzia dei livelli essenziali di assistenza e dei servizi”. “Ci teniamo a sottolineare – rimarcano i due sindacalisti – che è grazie alla mobilitazione di oggi che siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento di un diritto per i lavoratori, e non è certo merito di chi preferisce solo la via della critica fine a se stessa. Alla fine quello che conta davvero e ripaga è scendere in piazza con proposte serie, mettendoci la faccia e non barricandosi soltanto dietro volantini fuorvianti”.

“Il risultato di oggi ci rasserena rispetto ad una situazione che si è venuta a creare in ASUGI e che rischia di avere un impatto fortemente drammatico sui lavoratori non stabilizzati (e sulle loro famiglie), che peraltro hanno maturato i requisiti richiesti dalla legge a tal fine e lavorato turni su turni anche durante il periodo Covid, sui colleghi che in un periodo complicato come quello estivo che dovranno compensare il depauperamento del personale di tutti i reparti, sia sui cittadini che potranno incorrere in disagi rispetto ai servizi e le prestazioni erogate”.

“Tagliare una settantina di OSS dai reparti – aggiungono Dazzara e Iurkic per Cisl Fp – significa davvero compromettere l’operatività dell’ospedale, senza contare che quanto oggi sta accadendo agli operatori socio-sanitari potrebbe succedere anche ad altro personale di ASUGI, come i tecnici di laboratorio e gli amministrativi”. Un allarme, dunque, a 360 gradi, se si considera anche il taglio sui lavoratori in somministrazione, un centinaio in ASUGI, di cui una sessantina già rimandata a casa con conseguenze pesantissime non solo per sessanta famiglie, ma anche per diversi uffici che oggi sono passati anche da 5 ad una sola unità”.

Resta l’attesa per l’incontro di domani, sempre con il prefetto, per i lavoratori in somministrazione. Appuntamento in piazza Unità alle 10.